lunedì 14 novembre 2011

Non c'è due senza tre, e il quarto vien da sè

La prima volta lo fai perchè tutti l'hanno fatto e ti hanno raccontato quanto sia stato bello ed entusiasmante, un'esperienza extrasensoriale.

La seconda volta perchè caspita se è vero quello che ti hanno detto!
Anche se in realtà la prima volta non ci avevi capito moltissimo.. quindi un ripasso, per capire meglio la tecnica, ci sta..

La terza volta ormai ci hai preso gusto e non riesci più a smettere, anzi, non vedi l'ora che si ricapiti l'occasione per rivivere la magia.

La quarta volta infine ti senti ormai navigato e vuoi sempre di più, quindi punti al massimo livello che si possa raggiungere..


Di cosa sto parlando?
Ma dei corsi di panificazione di Adriano e Paoletta ovviamente!


La prima volta li fai perchè pare che in rete tutti l'abbiano fatto e l'entusiasmo traspare da ogni riga che leggi.
Quindi ti butti, ti iscrivi anche tu e ti fai risucchiare dal vortice della panificazione..

Per me la prima volta è stata a Montespertoli (Firenze) a maggio 2010..
Coinvolta un'amica.. Prenotato una stanza (perchè con la bellezza di 250 km tra casa e la location del corso era impensabile fare avanti e indietro per due giorni!)..


E via verso questa avventura!
Certo all'inizio ti senti spaesato, senti termini "tecnici" di cui ignori il significato ma non osi chiedere spiegazioni agli insegnanti/organizzatori..

Lui è Adriano, il Maestro, e (pensi) strabuzzerà gli occhi sconvolto a scoprire che i suoi allievi sono così impreparati e incompetenti!
Ma le ore passano e il Maestro si svela per quello che è, ovvero una persona squisita assolutamente disponibile a spiegare ogni dettaglio nel modo più comprensibile anche per chi è alle primissime armi!
Tranquillo, pacato, ma quando deve fare una battuta la fa.. anzi è naturalmente simpatico e ironico.
'Maestro, Maestro.. Come mi è venuto l'impasto?' silenzio e sguardo eloquente.. dopo un pò.. 'Meglio che non te lo dica' e risate generali..
Che subito (o quasi) vengono contenute perchè non si può perdere una parola detta dal Maestro.
Lui, che passa per ogni spianatoia a controllare che ognuno stia eseguendo le lavorazioni come si deve, che ti fa provare e riprovare finchè non si assicura che tu abbia memorizzato i movimenti giusti..
Che ti fa anche sbagliare, perchè sbagliando di impara, ma poi con due colpi rapidi ti rimette in sesto l'impasto che tu avresti dato per spacciato.

Lei è Paoletta! L'aspirante panificatrice (lei si definisce così, ma altro che aspirante!) più simpatica della rete, con un entusiasmo contagioso a cui è impossibile resistere!
Energica, instancabile, vola come un fulmine tra sala e forni, anche in più sale, controlla tutte le cotture..
E tutto questo con una naturalezza e una serenità sul volto.. si vede che dietro c'è la passione vera..
Quando poi si mette in cattedra l'atmosfera è un pò più rilassata ma non meno "professionale", le spiegazioni sono accurate e comprensibili per noi umani!
Ogni passaggio spiegato e rispiegato, mostrato ancora e ancora finchè non è chiaro a tutti..
I cornetti come li forma lei non li forma nessuno!
E cosa dire della focaccia pugliese?

Stregata quindi la prima volta, la seconda è arrivata dopo un bel pò, a gennaio 2011, dopo averla sudata cercando un posticino in qualche corso.. Firenze, Milano, Torino, Bologna le città vagliate.. alla fine ha avuto la meglio Milano, con il corso su babà e pane a lievitazione naturale..
Avevo sentito parlare del lievito madre ma non avevo mai avuto il coraggio di imbarcarmi nell'avventura..
Anche questa volta c'è stato molto da imparare e sono tornata a casa con un piccolo pezzetto di lievito madre da accudire, arricchita dalle emozioni e dalle preziose informazioni scaturite durante il corso..


Nei mesi me ne sono presa cura e un pò alla volta ho iniziato a fare qualche esperimento con risultati sorprendenti..
La terza volta, a marzo 2011, Padova, pizza in teglia e croissant.. Questo corso non era "necessario" al 100%, avevo già fatto a Firenze la parte di corso sui croissant.. ma la pizza in teglia insegnata da Adriano? Come resistere!
E poi l'astinenza da corso di panificazione si stava facendo sentire, sappiate che quando iniziate diventa come una droga! Non se ne può più fare a meno!E quindi via col il terzo corso, un pò triste perchè ce l'avevo vicino casa dei miei genitori e quindi non avevo la scusa per girare un pò l'Italia..

Dopo il ripasso sui croissant sono diventata una "maga" (per le serie w la modestia!) tanto da lanciarmi nell'impresa dei croissant con il lievito madre in agosto! Masochismo allo stato puro! :)
Ma ne avevo bisogno!.. giuro, ho provato a resistere, ma senza accorgermi stavo già rinfrescando il lievito madre e preparando l'impasto :)

Da lì al corso (il quarto!) sui lievitati natalizi, che si è tenuto sabato e domenica a Padova, il passo è stato breve!
Inizi a panificare, ti appassioni al mondo dei lievitati, prendi confidenza con il lievito madre e il gioco è fatto!
Sempre in cerca di stimoli nuovi, nuove sfide, decidi che vuoi provare il non plus ultra della pasticceria lievitata..
Panettone e Pandoro non dovranno più avere segreti per te!
Così ti iscrivi al corso e inizi a fare il conto alla rovescia..
Il giorno X arriva e in un attimo i due giorni di corso volano, lasciando dietro di sè emozioni, sensazioni, nuove amicizie (Grazie Paola, Oriana e Laura, compagne di impastatrice!), nuove conoscenze..
La sensazione di essere in pace con il mondo ancora mi accompagna, e penso che per un pò non se ne andrà..
Questi corsi hanno un effetto benefico anche per lo spirito, sono l'occasione per staccare la testa dalla quotidianità, rilassarsi e tornare a casa ricaricati..


Eccovi qualche foto di quanto realizzato al corso..

Panettone tradizionale
Pandoro
E visto che Adriano e Paoletta fanno tanto per le persone che partecipano ai loro corsi, mettendoci veramente l'anima, ho pensato di fare io qualcosa per loro..
Per dirgli davvero GRAZIE, perchè non ci sono altre parole.

Questo è un dolce di famiglia, tramandato da generazioni, a cui sono particolarmente affezionata.. la ricetta è del mio bisnonno materno Biagio..

Come l'ho lasciata a loro (in anteprima!) e ai partecipanti del corso che me l'hanno richiesta la lascio a voi, perchè non c'è niente di meglio che poter condividere le cose belle (e buone!).


Eccovi quindi la ricetta del
BUZZOLA' (ricetta del mio bisnonno Biagio)

Ingredienti:

1 uovo
150 gr di zucchero
125 gr di burro
300 gr di farina
buccia grattata di mezzo limone
mezza bacca di vaniglia (in mancanza una bustina di vanillina)
qualche goccia di essenza di mandorle
un bicchierino di liquore (quello che preferite, sostituibile con vino bianco o latte per i bambini)
1 bustina di lievito per dolci
pizzico di sale
mandorle con la buccia per la guarnizione q.b.


Procedimento:

Montare il burro con lo zucchero.
Aggiungere il tuorlo.
Aggiungere gli aromi e il liquore.
Aggiungere quindi la farina e con l'ultima parte il lievito.
Formare a ciambella (in forno si allargherà molto), spennellare con l'albume leggermente sbattuto e ricoprire con le mandorle tagliate a metà.
Cuocere a 120° per 40 minuti.
Far raffreddare in forno.


4 commenti:

  1. Ciao, un corso meraviglioso, è stato a dir poco incredibile! E tu una delle persone più carine che potessi incontrare!
    Un abbraccio forte Paola (compagna di impastatrice:)

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  2. concordo, una bellissima esperienza!!! anzi due per dire la verità!!!

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  3. @Carla: eh sì! Non so se hai mai avuto la possibilità di partecipare, se ancora non l'hai fatto te lo consiglio caldamente!!

    @Paola: Intanto grazie della visita! Il corso è stato davvero bellissimo e la compagnia una delle migliori! Ps ti chiamerò quando avrò bisogno di inserire il burro, ok??? :)

    @Valentina: sììììì! tante belle esperienze! Mannaggia a te che ti ostini a non voler comprare l'impastatrice e ti salti questi super corsi!

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